Domande, dubbi e curiosità sullo psicologo
Per dissipare dubbi, rispondere a domande e togliere curiosità sulla figura dello psicologo e la nostra professione ho partecipato a “STUDI APERTI”, l’iniziativa promossa dal Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi per far conoscere meglio la psicologia a tutti, promuovendo l’incontro e il confronto tra cittadini e professionisti.
Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dal successo che tale iniziativa ha riscontrato.
In moltissimi hanno chiamato, scritto, preso appuntamento per poter conoscere meglio un ambito che probabilmente li ha sempre incuriositi e spaventati in egual misura.
In tanti hanno ammesso che molta paura precede il decidere di chiamare e andare da uno psicologo, e che è questa paura a bloccarli dal chiedere aiuto.
Ma paura di cosa?
Paura dello psicologo stesso che viene visto ancora come essere mitologico capace di carpire i segreti più reconditi della tua testa, ancora circondato da un’aurea di pregiudizi e misticismo.
Ancora c’è tanto da lavorare per abbattere quel concetto irreale e a tratti fantasy che aleggia intorno alla nostra professione, ma essere più propensi a queste iniziative di incontro tra cittadini e professionisti può aiutare e aiutarci.
A tal proposito vorrei condividere con voi le domande, i dubbi, le curiosità che mi sono state portate in questi due giorni di incontri affinché l’iniziativa possa essere utile non solo a chi ha partecipato, ma a tutti.
DOMANDE, DUBBI E CURIOSITA’
CHE DIFFERENZA C’E’ TRA UNO PSICOLOGO E UNO PSICHIATRA?
Il percorso professionale dello psicologo consiste in: conseguimento della laurea triennale presso la Facoltà di psicologia, conseguimento della laurea magistrale presso la facoltà di psicologia, una anno di tirocinio, superamento dell’esame di stato e iscrizione all’Albo degli psicologi.
Lo psichiatra ha conseguito la laurea in medicina e ha fatto la specializzazione post laurea in psichiatria.
Lo psicologo non può somministrare o prescrivere farmaci mentre il medico si.
CHE DIFFERENZA C’E’ TRA UNO PSICOLOGO E UNO PSICOTERAPEUTA?
Lo psicoterapeuta è uno psicologo (ma può essere anche un medico) che ha intrapreso la scuola di specializzazione post laurea in psicoterapia. Lo psicologo si occupa di sostegno psicologico, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Lo psicoterapeuta attraverso strumenti clinici e attraverso la relazione è in grado di accompagnare la persona in un processo di cambiamento, volto al raggiungimento di un migliore stato di equilibrio.
CHE DIFFERENZA C’E’ TRA PSICOLOGO E PSICOANALISTA?
A volte, sentiamo dire dalle persone che stanno andando dall’ “analista” invece che dallo psicologo, senza sapere esattamente a cosa si riferiscono.
Lo psicologo è un laureato in psicologia e non è terapeuta a meno che non frequenti una Scuola di Psicoterapia, mentre lo psicoanalista è uno psicologo specializzato nella Psicoanalisi (tipo di psicoterapia).
Il training per ottenere l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia è molto lungo, selettivo e complesso.
ESISTONO PERSONE CHE SI FINGONO PSICOLOGI MA NON POSSIEDONO TITOLI?
Purtroppo sì. Controllate sempre che il professionista psicologo a cui vi affidate sia iscritto all’Albo professionale digitando nome e cognome nella sezione Albo Nazionale sul sito http://www.psy.it.
Affidatevi sempre a un professionista formato e preparato e diffidate dalle imitazioni anche se sembrano più economiche.
COME RICONOSCO UNO PSICOLOGO BRAVO DA UNO MENO BRAVO?
Questo lo potete giudicare voi. Gli psicologi sono come un altro qualsiasi professionista, ci sono quelli bravi e quelli meno bravi.
Alcuni psicologi, per come sono caratterialmente e per come impostano la propria terapia, sono efficaci su alcune persone ma meno su altre, molto si basa sul feeling che si genera tra i due individui.
C’E’ UN INSIEME DI REGOLAMENTI AI QUALI GLI PSICOLOGI SI DEVONO ATTENERE?
Il Codice Deontologico degli Psicologi è stato proclamato il 17 gennaio 1998 dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. Il Codice illustra principi e norme di condotta nell’attività professionale di psicologo dato che questa professione interviene significativamente nella vita degli altri e per questo motivo al professionista è legalmente proibito utilizzare la propria influenza contraria agli interessi del cliente.
PERCHÉ NON MI POSSO SDRAIARE SUL LETTINO COME NEI FILM?
Non è molto comune che gli psicologi abbiano il lettino, o chaise-longue, come si vede così spesso nelle serie tv o nei film, in cui sdraiarsi comodamente. Si tratta di un’immagine che molti hanno in mente e che può sorprendervi la prima volta che vi recate dallo psicologo.
DEVO PER FORZA FARE QUELLO CHE MI DICE LO PSICOLOGO?
In realtà, di solito lo psicologo non vi dice che cosa “dovete” fare, ma vi indica una strada per aiutarvi a trovare la soluzione a un problema. Forse vi avrà dato dei consigli, ma questo non significa che dobbiate seguirli parola per parola. Ognuno è libero di agire come meglio crede.
POSSO MENTIRE AL MIO PSICOLOGO?
Certamente, ma la verità è che non servirà a molto. A rimetterci siete unicamente voi, non lui. Praticamente pagate un professionista per mentire a lui e a voi stessi, quando basterebbe fermarsi e pensare al paradosso di questa situazione per capire molte cose su se stessi, sui propri meccanismi di difesa e sul bisogno di aiuto che ci si auto nega.
Andando dallo psicologo si presuppone che il paziente voglia risolvere uno o più problemi, e il lavoro dello psicologo è capire da dove nascono e aiutarvi a risolverli. Mentire durante la terapia , quindi, servirà soltanto a rallentare il trattamento.
PERCHÉ LO PSICOLOGO NON MI PARLA DELLA SUA VITA PRIVATA?
In alcuni casi lo psicologo può dirvi qualcosa di personale, ma non è comune e sicuramente non è tenuto a farlo. Se lo fa è perché VUOLE farlo o vuole farvi capire qualcosa.
L’obiettivo di un percorso è concentrarsi sui problemi del paziente, non su quelli del professionista.
Non sentitevi strani se durante il vostro appuntamento si parla solo di voi, è proprio questo lo scopo!
POSSO DIVENTARE AMICO O AMANTE DEL MIO PSICOLOGO?
Si tratta di una fantasia di molte persone che vanno dallo psicologo. Tuttavia, uno dei doveri e degli obblighi del terapeuta è proprio quello di evitare qualsiasi altro tipo di relazione (commerciale, di amicizia o d’amore) con i suoi pazienti. Questo non significa che non potete avere una buona intesa: è proprio di quest’ultima che avete bisogno per un’ottima terapia!
LO PSICOLOGO RIESCE AD ENTRARE NELLA TESTA DELLE PERSONE?
Esercitando il muscolo dell’empatia lo psicologo tendenzialmente riesce a capire e carpire il significato di certi pensieri e certi comportamenti prima che questi vengano esplicitati verbalmente, questo spesso sconcerta i pazienti stessi. Non c’è nulla di magico o di mistico in tutto questo, questa capacità di lettura si basa molto sulla pratica e l’esercizio: capire chi ci sta davanti è un lavoro lungo, complesso e non scevro da errori.
GLI PSICOLOGI HANNO DEI PROBLEMI?
Gli psicologi sono persone in carne e ossa esattamente come voi, sono umani, appartengono al nostro stesso pianeta, hanno paure e desideri, pregi e difetti, due mani e due occhi.
Quindi sì, anche loro passano attraverso momenti bui e problemi, ma cercano di non mostrarlo ai loro pazienti per un motivo professionale.
GLI PSICOLOGI SONO TUTTI MATTI?
Certo ci sono numerosi motivi che possono spingere una persona a intraprendere questa professione, motivi che attingono quasi sempre alla storia personale, non diversamente dai motivi che spingono altre persone a diventare medici, attori, avvocati, gelatai e così via.
Alcune di queste persone possono essere spinte verso questo tipo di professione per voler risolvere, capire, conoscere alcuni problemi personali, ma questo non li rende professionisti meno bravi.
Che poi, in fondo, ci spaventa o ci rassicura che la persona che abbiamo davanti, questo signor psicologo, sia vulnerabile alla sofferenza, proprio come tutti noi? Che sappia cosa vuol dire? Che non lo abbia solo letto sui libri?
GLI PSICOLOGI SI ARRABBIANO MAI?
Gli psicologi non sono dei robot senza emozioni o sentimenti, il fatto di aver studiato e di praticare la professione non ci rende immuni alle emozioni base, quindi sì, ci arrabbiamo, possiamo trattare male o essere brutalmente schietti e veritieri. Perché siamo umani. Così come il medico che spezza le sigarette dei pazienti e poi a casa fuma per rilassarsi, anche lo psicologo conosce gli strumenti e le tecniche per il controllo delle emozioni, ma non è detto che voglia usarli anche nella vita privata, altrimenti la sua vita consisterebbe nell’interagire solo con “pazienti”.
GLI PSICOLOGI VANNO MAI DALLO PSICOLOGO?
Certamente. Così come i dottori non sono immuni dalle malattie, i dentisti dalle carie o gli avvocati dalle denunce, anche gli psicologi possono aver bisogno di un professionista che li ascolti e gli consigli. Anzi è una pratica sempre auspicabile dato che lo psicologo, per primo, deve aver consapevolezza delle proprie zone di luce e di ombra, delle proprie forze e debolezze, dei propri concetti e pregiudizi in quanto essere umano.
Ecco, dunque, le domande più frequenti che mi sono state poste sulla psicologia e sulla mia professione.
Spero di aver così soffiato via un po’ di nebbia che circonda e perseguita la figura dello psicologo.
Se avere altre domande, dubbi, curiosità o volete fissare un appuntamento: